Una delle fonti più importanti di introiti per gli e-commerce deriva in realtà da un iniziale fallimento. Siamo forse impazziti? No, hai letto bene. A procurare maggior successo per uno shop online sono proprio quei carrelli virtuali che erano stati in precedenza abbandonati a se stessi, noti in gergo proprio come la categoria dei “carrelli abbandonati”. Infatti, è molto più facile che a portare a termine un acquisto siano le persone che l’avevano in precedenza già iniziato, piuttosto che attirare nuovi consumatori che devono familiriarizzare con il processo d’acquisto partendo da zero.
Ecco che diventa fondamentale impostare un’ottima strategia di retargeting su tutti i carrelli abbandonati, al fine di poter riconvertire nuovamente l’utente spingendolo all’acquisto grazie a promozioni o messaggi specifici.
Grazie a un’analisi accurata e preventiva dei carrelli abbandonati, è possibile impostare diverse strategie che vadano a cogliere nel segno, andando a ipotizzare quali potrebbero essere le offerte migliori nel caso qualcuno sia interessato a un dato prodotto e l’abbia poi abbandonato senza concludere l’acquisto.
Per poter strutturare il messaggio più adatto, vanno prima individuate le ragioni che possono aver portato alla creazione dei carrelli abbandonati. Tra le principali cause che si celano dietro a un carrello abbandonato, possono nascondersi davvero moltissimi aspetti.
Alcuni riguardano il processo di acquisto in sé, noto come customer journey, che a volte può subire qualche piccolo intoppo. Se è il tuo caso, allora non possiamo che consigliarti di monitorare e rivedere con attenzione il processo d’acquisto, controllando che non ci siano pezzi di codice che ne impediscono il funzionamento e verificando che esso risulti in generale il più fluido possibile.
Altre motivazioni che si nascondono dietro a un carrello abbandonato sono invece legate ad aspetti propri del consumatore. Ad esempio, un acquisto potrebbe essere stato iniziato in un momento e successivamente interrrotto a causa di fretta improvvisa o di qualcosa che è sopraggiunto. O ancora, se l’acquisto è da considerarsi di tipo impegnativo, non stupisce che possano accadere dei normali ripensamenti.
Questa situazione si verifica spesso nel caso degli e-commerce di viaggi, per cui il rischio è che l’utente stia considerando diverse mete, di fatto confondendo le idee dell’azienda, che ha necessità di impostare una strategia di retargeting piuttosto ampia basata sulle pagine visitate dal consumatore.
Ecco che in questo caso è ancor più importante affidarsi a un partner competente nel targeting e recupero dei carrelli abbandonati.