Ri-coinvolgere gli utenti “dormienti” e rimuovere quelli inattivi è importante per cercare di migliorare le performance delle attività di email marketing.
L’obiettivo deve essere capire se è possibile coinvolgere nuovamente gli utenti che non hanno effettuato azioni (apertura email, clic, acquisti) negli ultimi mesi per rendersi conto se sono recuperabili oppure sono diventati un contatto non attivo. Dall’altra parte mantenere pulita la vostra lista è fondamentale per mantenere alta la vostra reputazione: un utente scocciato nel ricevere le vostre comunicazioni potrebbe segnalarvi come spam, con conseguenze non di certo positive.
Ecco 5 semplici modi per aiutarvi in questo processo:
1- Eliminate gli indirizzi palesemente falsi, scritti non correttamente o errati
Può capitare che gli utenti non forniscano, per qualsiasi motivo, il proprio indirizzo email corretto. Una prima cosa da fare è andare a cancellare gli indirizzi email palesemente non reali e quelli che hanno al suo interno alcuni errori (esempio di battitura, andando a correggerli).
Alcuni potrebbero presentarsi cosi:
test@gmail.com
123@company.com
asdf@asdf.com (dove asdf.com è un sito irraggiungibile)
Altri indirizzi potrebbero rappresentare tipicamente dei gruppi e non degli indirizzi singoli: anche in questo caso possiamo andare a cancellarli.
Alcuni esempi?
admin@example.com
tutti@example.com
media@example.com
…ma in linea generale risulteranno subito ai vostri occhi!
Se invece trovate indirizzi con errori di digitazione correggeteli.
Alcuni esempi:
mario.rossi@gmaio.com sarà sicuramente mario.rossi@gmail.com
…e via dicendo.
2- Determinate quando un vostro utente si considera “inattivo”
Prima di agire sugli utenti del vostro database datevi delle regole per stabilire quando questi possono essere considerati “inattivi”. Per esempio se non hanno aperto una vostra email negli ultimi 90 giorni? Oppure se non acquistano da più di 6 mesi?
Per darvi qualche suggerimento consigliamo di considerare:
– Nuovo utente, chi si è registrato negli ultimi 30 giorni
– Utente attivo: chi è iscritto da oltre 30 giorni e ha aperto una vostra email negli ultimi 90 giorni
– Utente sotto osservazione: chi si è scritto tra 30 e 90 giorni e non ha aperto nessuna vostra email
– Utente a rischio: chi si è registrato da oltre 90 giorni e non ha aperto nessuna vostra email negli ultimi 90 giorni
– Utente inattivo: utente iscritto da più di 180 giorno che non ha aperto nessuna vostra email negli ultimi 180 giorni.
3- Costruite una campagna di win-back
Dopo aver analizzato bene il vostro database, utilizzando anche la segmentazione, potrete mettere in campo una campagna di win-back. Pensata ad un’email personalizzata in base alle abitudini del vostro utente che lo stimoli a riprendere contatto con voi. Una super-offerta, un forte sconto dedicato o un premio sono sicuramente delle idee potenzialmente valide. Scopri come fidelizzare al meglio i tuoi clienti.
4- E’ arrivato il momento di pulire la lista
Se quanto messo in pratica finora non ha portato a risultati avrete una situazione stabile della vostra lista. Analizzatela bene e andate a pulirla rimuovendo i contatti non attivi: lasciarli potrebbe essere per certi versi controproducente (vedi eventuali segnalazioni come ‘spam’). Prendetevi però del tempo per analizzare bene i dati, per evitare di cancellare un indirizzo email per errore, magari di un utente interessato a voi.
5- Automatizzate questo processo
Fatto questo avrete una lista pulita ed ottimizzata. Per il momento però: è importante automatizzare questo processo in modo che diventi sistematico a distanza di tempo. La prima volta potrà esservi sembrato eccessivo e quasi spaventoso, ma se imparerete a tenere pulita la lista per le prossime volte non ci saranno grossi interventi da fare.
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