L’economia cinese è stata definita negli ultimi anni come un’”economia in via di sviluppo”, anche se al giorno d’oggi sembra che la sua crescita sia completa. Attualmente, infatti, l’economia cinese è quella con il maggiore tasso di crescita in tutto il mondo, oltre a poter contare su una base di utenti online che supera i 750 milioni di individui.
E c’è anche da considerare che gli utenti cinesi che effettuano acquisti online sono ormai estremamente abituati all’uso di tecnologie avanzatissime e quasi impensabili per gli occidentali, come ad esempio l’Intelligenza Artificiale.
In base a queste considerazioni, la domanda che tutti i potenziali ecommerce occidentali devono porsi è la seguente: c’è qualcosa che possiamo imparare dai lontani ma estremamente competitivi marketers cinesi?
La risposta è indubbiamente affermativa: le intuizioni dei cinesi, insieme alle loro risorse tecnologiche, possono rappresentare un validissimo aiutonello sviluppo degli ecommerce occidentali, permettendo di creare una strategia di marketing efficace e profittevole.
Ad esempio, gli ecommerce orientali sfruttano in modo molto efficace l’intelligenza artificiale per elaborare i dati in merito alla conoscenza del consumatore. Notoriamente, i dati che provengono dagli utenti che navigano online sono molto abbondanti, e diventa difficile discriminarli e analizzarli per elaborare un’offerta mirata. Grazie all’intelligenza artificiale, però, l’elaborazione di questi dati diventa molto più semplice, e direttamente nelle app è possibile proporre all’utente il prodotto giusto al momento giusto.
I marketers che sviluppano gli ecommerce cinesi hanno poi compreso l’importanza dell'”m-commerce”. È diventato quasi obsoleto (di già) parlare di e-commerce, perché la maggior parte degli acquisti adesso avviene da mobile. E i lungimiranti cinesi hanno imparato a sviluppare prima le piattaforme per mobile, e poi quelle per desktop (in modo del tutto opposto rispetto a quanto avviene alle nostre latitudini): in questo modo si limitano anche tutti i difetti dei siti non mobile friendly oppure non “responsive”.
Un’altra importante risorsa di cui i cinesi usufruiscono è il targeting geografico iperlocale. Il marketing, oggi, non si limita più a un’intera regione o a uno Stato, ma è sempre più mirata al consumatore, e alle specifiche condizioni ambientale in cui esso si trova. Sfruttando il targeting geografico iperlocale, il consumatore può essere oggetto di una campagna di marketing perfettamente su misura, e costruita anche in base alle condizioni ambientali.
Inoltre, gli ecommerce orientali stanno sviluppando delle complete partnership con imprese che elaborano dati sui consumatori (conducendo, ad esempio, casi studio o ricerche di marketing), rafforzate anche da risorse tecnologiche molto importanti.
Infine, in una strategia di marketing non si può trascurare la componente “social”. In Cina, il social network WeChat ha riscosso un enorme successo, ed è attualmente il mezzo di comunicazione social più grande. Le imprese sfruttano questo fenomeno per promuovere i propri ecommerce, offrendo tool specifici ai consumatori, che possono acquistare direttamente dalle chat. Intraprendere una strategia simile potrebbe essere incredibilmente proficuo anche per le aziende occidentali, in quanto anche i consumatori europei o statunitensi trascorrono molto tempo sui social di comunicazione diretta.