E’ una delle domande più diffuse per chi utilizza l’email come strumento di marketing: evitare che una email finisca in spam equivale ad un primo importante passo verso la buona riuscita della campagna.
La preparazione dell’email, lo studio dell’oggetto, dei contenuti, della grafica e delle call to action è sicuramente importante, ma il primo gradino da superare è quello che l’email inviata venga recapitata correttamente nella casella posta in arrivo e non nella casella spam.
Ci sono alcune caratteristiche da seguire con attenzione, per ridurre al minimo questa sgradevole possibilità.
1- Evitate parole considerate come Spam
Ci sono termini che i filtri antispam considerano negativamente e che quindi dovrebbero essere evitati, con particolare attenzione nell’oggetto della mail. Alcune di queste sono ‘gratis’, ‘clicca qui’, ‘$$$’ e altri simboli di valuta, ‘guadagna’, ‘100% gratuito’ , etc… Evitate quindi tecniche ingannevoli per fare aprire l’email, come call to action troppo aggressive. E’ inoltre fondamentale (anche se il buon senso in questo ci aiuta), non utilizzare imprecazioni, non scrivere in maiuscolo e non esagerare con la punteggiatura (punti di esclamazione, punti di sospensione, etc). Evitate infine allegati troppo pesanti.
2- Siate compatibili con la legge CAN-SPAM
Si tratta di una legge del Dicembre 2003 che specifica i termini da rispettare per l’invio e la gestione delle email commerciali. Alcuni di questi riguardano il permesso di invio, la gestione dei dati dell’utente, la privacy policy e le richieste dei cancellazione. E’ importante quindi inserire all’interno dell’email un pulsante che consenta all’utente di cancellarsi, senza nasconderlo in parti nascoste o meno visibili: meglio non avere un utente che avere un utente scontento di essere parte della mailing list e soprattutto in questo modo, se l’utente trova facilmente il pulsante per disiscriversi, abbattiamo la possibilità che ci segnali come SPAM manualmente.
3- Includete una versione di testo della vostra email in versione HTML
Sicuramente la forza di una buona email è il mix di testo ed immagini accattivanti. E’ però utile prevedere una versione solo testo della vostre email. Questo aiuta una migliore consultazione in determinate condizioni ed è apprezzata dai filtri antispam.
4. Assicuratevi che DKIM e SPF siano configurati correttamente
SPF e DKIM permettono ai server di ricezione delle email di fare un check sull’autenticità del mittente e decidere se recapitare o bloccare il messaggio. E’ quindi fondamentale che siano configurati correttamente. Vi rimandiamo a questa utile guida realizzata da HostingTalk.it
Per qualsiasi informazione o approfondimento siamo a disposizione.