A luglio, le vendite online hanno fatto il pieno
A quanto pare, la maggior parte degli italiani preferisce acquistare su internet piuttosto che optare per i tradizionali canali di vendita. E’ questo in sostanza il resoconto che emerge dai dati Istat 2018. In riferimento al luglio del 2018, l’e-commerce ha vissuto una fase di boom nel Bel Paese, come testimoniato dal +13,6% rispetto al luglio del 2017.
A crescere sono solo le vendite online. Lo stesso segno positivo, però, non si registra nel commercio classico, come si evince dal -0,6% a livello complessivo e dal -1,8% sul totale dei volumi.
La fotografia dell’Istat
Come sottolineano i dati Istat se l’e-commerce in questo settimo mese dell’anno ha attraversato un boom vero e proprio con risultati al di fuori delle più rosee aspettative, il calo del commercio tradizionale ha come cause primarie sia il calo sostanzio delle vendite delle imprese attive su piccole superfici (-1,5%) che, seppur in minima parte, della leggera flessione della G.D.O. (-0,1%).
I dati della Camera di Commercio di Milano
Anche la Camera di Commercio di Milano evidenzia il boom che l’e-commerce ha avuto nel luglio del 2018. La fotografia che viene fuori è che sempre più italiani preferiscono acquistare online, perché specie nella stagione estiva tra saldi, sconti e promozioni, la possibilità di fiutare l’affare è decisamente alta. E non tutti i canali di vendita off-line propongono condizioni di acquisto così favorevoli, come invece si verifica sui più rinomati portali di e-commerce. Due sono i settori dove gli incrementi sono stati particolarmente sostanziosi: quello degli elettrodomestici e quello ICT.
I numeri parlano chiaro: +9% di crescita dell’e-commerce in Italia, rispetto ad un anno fa. Da notare che in un “Paese non per giovani” come in molti giornali stranieri hanno definito l’Italia, sono sempre di più gli imprenditori under 30 che sono attivi nel business online.
Non è però tutto oro quello che luccica: uno scenario piuttosto critico all’orizzonte. Esultare per questo risultato, senza ombra di dubbio positivo, potrebbe rivelarsi, tuttavia, alquanto azzardato. Il quadro dei consumi rimane piuttosto debole, anche per via di una crisi economica che, specie nel Belpaese, tuttora persiste. Avendo approfittato di condizioni agevolate d’acquisto sulle varie piattaforme, il mese di luglio potrebbe aver cannibalizzato le vendite in riferimento al terzo trimestre del 2018. Che molti italiani abbiano acquistato online in piena estate e che nella stagione autunnale contengano le spese è tutt’altro che un’ipotesi. In questo caso, anche il quarto ed ultimo trimestre, dove si punta sulle vendite natalizie, potrebbe risentirne negativamente. Lo stesso discorso, per ovvi motivi, è valevole anche per il PIL del 2019 e per le sue prospettive dei consumi.
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