Parliamo oggi dei giovani imprenditori ed in senso più allargato al mondo delle startup. In maniera propositiva, ovvero cercando di dare alcuni consigli a chi vuole aprire un’impresa ed ha meno di 35 anni.
Le statistiche internazionali dicono che l’età media per aprire un’impresa è attorno ai 26 anni (dato che in Italia si avvicina ai 30) e che gli imprenditori di maggior successo son i più “maturi”: i fondatori di oltre 50 anni hanno difatti statisticamente il doppio della probabilità di successo rispetto ai più giovani.
Questo dipende prevalentemente dal fatto che gli imprenditori più giovani sono “per natura” inesperti e hanno meno esperienza per riuscire a prendere decisioni di business a lungo termine.
Per far ciò è giusto guardarsi attorno e capire come lavorano / hanno lavorato i colleghi che hanno avuto successo, in modo da cercare di captarne alcuni insegnamenti e rassicurarsi del fatto che si può fare impresa bene e con profitto anche da giovani!
Ecco alcuni esempi:
MeetMe / myYearbook
Catherine Cook, insieme a suo fratello David, aveva 20 anni e frequentava ancora all’università quando ideò MyYearbook, un sito di social networking molto famoso. Nel giro di pochi anni dal suo lancio, il sito aveva attirato più di 20 milioni di utenti e totalizzando più di 20 milioni di dollari di fatturato Nel 2012 l’azienda si è fusa con Quepasa Corporation per creare il social network MeetMe, che sta attualmente lavorando all’acquisto di nuovi e piccoli network per continuare a crescere.
Summly
Quando aveva appena 15 anni, Nick D’Aloisio ha ricevuto il sostegno da Horizon Ventures e da altri investitori per creare un algoritmo che raccogliesse automaticamente articoli di notizie: il suo nome era Summly. Nel 2013, quando D’Aloisio aveva 17 anni, Yahoo! acquisì Summly per 30 milioni di dollari. Un buon affare direi!
Facebook
Non dimentichiamo che quando Mark Zuckerberg ideò Facebook era solo uno studente universitario di 19 anni, mentre oggi è la persona più ricca del mondo. Una combinazione di timing, decisioni aziendali e una costante evoluzione delle funzionalità hanno contribuito a rendere Facebook la più grande rete sociale degli ultimi anni.
E’ ovvio che non c’è nulla di semplice e che non tutti possono arrivare a percorrere questi percorsi.
Quali sono le principali lezioni da imparare da questi giovani imprenditori?
Non bisogna aver paura di provare qualcosa di nuovo. Persone come Zuckerberg, D’Aloisio e Cook non erano esperti nel loro campo quando hanno iniziato a lavorare alle proprie idee, ma hanno ragionato sin dall’inizio sul come creare un’esperienza utente migliore possibile. E’ un processo lungo, ma necessario e che richiede dedizione e grandissimo impegno.
Ridurre tutto a problemi e soluzioni. Quando sviluppi la tua idea fai pensa sempre ai problemi che hanno i tuoi utenti e come la tua azienda può risolverli. Se la loro necessità cambia nel tempo modifica anche tu il tuo progetto.
Investire in se stessi. Se vuoi avere successo nell’esecuzione di un business, devi investire innanzitutto in te stesso. A seconda dei tuoi obiettivi ricordati che è importante migliorarsi, acquisire esperienza, formarsi in maniera continuativa e confrontarsi con colleghi ed addetti ai lavori del tuo settore.
Ascoltare il parere di altri. Essere un giovane imprenditore porta con sè molti vantaggi, ma l’esperienza spesso all’inizio manca. Ascolta criticamente il parere degli altri, valutandolo bene e ragionando su come puoi trasformarlo in uno spunto per il tuo business.
Questi vogliono essere solamente semplici consigli per darti un’idea generale di come affrontare la scelta di aprire un’impresa / startup da giovane: il primo passo è impegnarsi nell’idea di diventare un imprenditore e rifiutare di pensare che la tua gioventù sia uno svantaggio.
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