Anche l’email marketing ha il suo bon ton, ovvero una sorta di netiquette di comportamento da seguire per evitare spiacevoli scivoloni. Vediamo oggi alcuni semplici consigli su come comportarsi.. e su cosa non fare!
Qualità, non quantità!
3 email al giorno sono troppe. 1 ogni due mesi sono poche. Trovate il giusto compromesso, l’equilibrio tra quantità e qualità che vi garantisca un buon livello di comunicazione senza esagerare. Attenzione a non farvi prendere dalla foga di inviare email anche per questioni o novità meno importanti. Vietato esagerare in questo senso, altrimenti gli utenti potrebbero salutarvi.
E’ giusto dare del “tu” o meglio dare del “Lei”?
Dipende da molti fattori. Innanzitutto il contesto della vostra azienda, i prodotti o servizi che vendete e soprattutto il target dei vostri clienti. Se vendete prodotti di di uso comune è più semplice dare del “tu”, se vendete servizi nel mondo finanziario forse meglio il “Lei”. Ragionate bene sul target interessato alla vostra azienda per capire quale linguaggio utilizzare. In linea generale il “tu” aiuta ad avvicinarvi al vostro cliente, quindi quando possibile e senza forzare sceglietelo. Nulla vieta che con un utente partiate con il “Lei” a passiate col tempo al “tu”.
Attenzione a giorni ed orari
In linea generale una mail di sabato o domenica non è proprio il massimo, soprattutto se di mattina presto. Pensate a chi legge la mail dal cellulare attraverso una notifica: non sarete di certo ben accetti. A meno che ovviamente il vostro business si basi esclusivamente sul weekend, dove oltre che di venerdi anche di sabato e domenica è importante che inviate una comunicazione. Meglio quindi fare attenzione a giorno ed orario di invio, anche in relazione ai momenti migliori per l’invio di una newsletter: la buona regola è evitare anche il lunedi mattina ed il venerdi, privilegiando martedi, mercoledi e venerdi. Ma come detto prima dipende molto dal vostro business, quindi testate ed analizzate.
E’ necessario inserire il pulsante di disiscrizione?
Sì, assolutamente, sia per legge che per netiquette e rispetto per i vostri utenti. Senza questo pulsante aumenta la possibilità che l’utente, stufo dei vostri messaggi, vi contrassegni come spam, con tutto quello che ne consegue. Meglio quindi essere trasparenti.
Si possono utilizzare le emoticons?
Sostanzialmente sì, ma anche qui senza esagerare. Un’emoticon nell’oggetto potrebbe aiutare ad aumentare i tassi di apertura, ma solo se il contesto lo permette. Se il vostro target è, per esempio, il B2B meglio evitare, proprio per quanto spiegato prima nel punto “tu” o “Lei”.
Attenzione al peso!
Email pesanti non sono sempre accettate di buon grado, soprattutto perché se scaricate da una connessione mobile potrebbero consumare la stessa. Meglio utilizzare tool esterni per eventuali allegati pesanti (Wetransfer, Dropbox) in modo da avere una email sempre molto snella!
Tutto chiaro su quello da fare e da non fare?